Atto di consacrazione a Cristo re

L’11 giugno 1899 papa Leone XIII compose una preghiera per consacrare la chiesa e il genere umano a Cristo. Sono passati più di cento anni da quel giorno ed è forse arrivato il momento di esprimere la nostra fede e di “dire” quelle stesse “cose” con parole nuove, che abbiano un significato e che non risultino vuote. Due secoli sono lunghi, la società è totalmente diversa, la cultura è cambiata, la nostra sensibilità è cresciuta e anche il nostro rapporto con Dio non può essere lo stesso di quello di fine ‘800.

Noi siamo già sacri perché tu stesso, Dio,
ci ha plasmati a tua immagine e somiglianza;
siamo già sacri perché ci hai donato lo Spirito che in ogni istante ci guida,
ci spinge e “parla” per noi.
Ruah ha generato tutto il cosmo;
non c’è un cielo e una terra,
ma c’è un’unica “creatura” che va al di là degli stessi cieli e terra.
Io e Te non siamo divisi.
Tu sei da sempre con me;
non c’è nessuna separazione,
non c’è nessun tempio che ti contiene
e perciò non c’è nessun spazio al di fuori che possa essere a te contrapposto;
non c’è niente di profano* che si distingue dal sacro,
perché tutto è sacro, tutto è in te.
E’ vero, spesso mi dimentico che sono parte di questa creazione, che sono ‘aDaM, e che ho ricevuto il tuo spirito nelle mie narici e che da allora vivo di quello.
E di conseguenza mi dimentico che sono io, con te, re dell’universo,
mi dimentico che questa terra non va sfruttata
ma va rispettata perché sono io stesso terra.
Mi dimentico che questa vita va generata attimo per attimo,
respiro dopo respiro,
abbraccio dopo abbraccio,
dono dopo dono.
E mi dimentico anche che sono io, con te, re dell’universo,
perché tu mi hai dato il potere di essere co-creatore.
Ecco il mio affidamento a te, oggi, re dell’universo:
faccio silenzio,
faccio spazio nella mia anima e accolgo in me la tua regalità.

* Profano: dal latino PRO (davanti) e FANUM (tempio), quindi profano è ciò che è innanzi al tempio, ciò che è fuori.

E se qualcuno fosse curioso di conoscere l’atto di consacrazione a Cristo re di papa Leone XIII, lo può trovare di seguito:

ATTO DI CONSACRAZIONE A CRISTO RE DI PAPA LEONE XIII

O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, guarda a noi umilmente prostrati innanzi a te. Noi siamo tuoi, e tuoi vogliamo essere; e per vivere a te più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi, oggi spontaneamente si consacra al tuo sacratissimo Cuore.
Molti, purtroppo, non ti conobbero mai; molti, disprezzando i tuoi comandamenti, ti ripudiarono. O benignissimo Ge­sù, abbi misericordia e degli uni e degli altri e tutti quanti attira al tuo sacratissimo Cuore.
O Signore, sii il Re non solo dei fe­deli, che non si allontanarono mai da te, ma anche di quei figli prodighi che ti abbandonarono; fa’ che questi, quanto prima, ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame. Sii il Re di coloro, che vivono nell’inganno e nell’errore, o per discordia da te separati: ri­chiamali al porto della verità, all’unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
Largisci, o Signore, incolumità e liber­tà sicura alla tua Chiesa, concedi a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine: fa’ che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce: Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli dei secoli. Amen.