Nel vangelo di Marco Gesù non parla mai in modo specifico di Dio; solo al versetto 18 del capitolo 10 dice «Nessuno è buono, se non Dio solo». E poi sottolinea che «non è un Dio dei morti ma dei viventi» 12,27.
Se Gesù non mi parla di Dio
allora non c’è un Dio che mi ama
ma c’è un Dio-Amore;
non c’è un Dio altro da me
che compie l’azione di amare,
ma c’è un amore che permea tutto,
l’umanità, la natura e il creato.
Se Gesù non mi parla di Dio
Allora non c’è un Dio misericordioso
Ma c’è una misericordia che vive,
si sviluppa, si incarna
tramite me, i miei pensieri e le mie azioni.
Se Gesù non mi parla di Dio
Allora non c’è un Dio che perdona
così come non c’è un Dio che si offende.
C’è una relazione positiva che può scadere;
ci sono interconnessioni, scambi
generativi o mortiferi,
ma è tutto nelle mie mani.
Se Gesù non mi parla di Dio
Allora non c’è un Dio che opera,
ma un Dio che lascia operare.
Se Gesù non mi parla di Dio
è perché nulla si può dire di Dio
Se Gesù non mi parla di Dio
è perché mi mostra il “volto” di Dio,
la sua identità, la sua essenza più pura.
Se Gesù non mi parla di Dio
Allora neanche io
posso parlare di Dio.