Il serpente di bronzo

Gli Israeliti non sopportano il viaggio e maledicono Dio e Mosè per averli condotti in quella situazione. Ma successivamente si pentono.

Una preghiera che prende spunto da questo episodio biblico narrato nel libro dei Numeri.

Signore, ogni volta che ci confrontiamo con la tua Parola
ci appare chiara la nostra condizione di schiavitù.
Vediamo meglio le catene che ci tengono imprigionati in Egitto.
Le catene i cui lucchetti, spesso, noi stessi abbiamo chiuso
convinti che non sia un male,
ma che sia una condizione, in fondo, piacevole.
Forse perché vediamo altri incatenati come noi
forse perché ci facciamo illudere da queste maglie dorate.
Ma la Tua Parola ha il potere di farci capire che, anche se lucide,
anche se tintinnanti, anche se dorate,
anche se condivise con molti
queste catene sono un impedimento
alla nostra libertà di figli di Dio.
Tu Signore ci aiuti a farci uscire dall’Egitto,
ma il cammino è lungo, a volte faticoso,
ma sappiamo che è un cammino di libertà, di gioia e di amore.
Signore, facci rendere conto di ciò che è male,
non farci sorprendere dal morso del serpente,
noi ci proviamo, con la tua forza, ad anticipare il suo attacco,
a guardare in faccia il male, il peccato (il serpente è lì, sul bastone innalzato da Mosè)
Con il tuo aiuto alzeremo lo sguardo e, ce lo assicuri Tu stesso,
anche se verremo morsi,
ma se avremo la capacità del discernimento (di vedere il serpente di bronzo)
di capire quindi ciò che è bene e ciò che è male,
avremo la salvezza.

[Luca Lanari]

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Libro dei Numeri 21,4-9

In quei giorni, gli Israeliti partirono dal monte Cor, dirigendosi verso il Mare Rosso per aggirare il paese di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio.
Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: “Perché ci avete fatti uscire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero”.
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d’Israeliti morì.
Allora il popolo venne a Mosè e disse: “Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti”. Mosè pregò per il popolo.
Il Signore disse a Mosè: “Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita”.
Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita.

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