Atto di gioia

Nella tradizione cattolica è presente una preghiera nota come “Atto di dolore” che così recita:

Mio Dio,
mi pento
e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono
e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.

Signore, misericordia, perdonami.

Viene (o veniva, visto che sempre meno fedeli vi si accostano) recitata durante il sacramento della riconciliazione o confessione.

Ad un/una fedele del XXI secolo, alcune affermazioni contenute in questo breve testo potrebbero mettere un po’ a disagio, perché parlano di una religiosità che odora di stantio.
Detto così sembrerebbe che si voglia criticare pesantemente questo aspetto della tradizione cattolica, ma in realtà è un’affermazione che nasce naturalmente nel momento in cui una parola, una frase, un concetto non ci dicono più nulla; non ci toccano il cuore; assumono per noi un significato lontano, passato e conseguentemente “inutile”.

Siccome, però, la fede, la religiosità, la spiritualità, il nostro rapporto con Dio, non è qui messo in discussione, proviamo allora a pensare un modo diverso di dire le stesse cose; ma che sia davvero vicino ad ognunə di noi.

Ho scritto allora questa preghiera che ho chiamato “ATTO DI GIOIA“:

Mio Dio,
quando sono qui davanti a Te
e faccio spazio al mio interno,
allontanando tutte le cose che mi distraggono dalla verità
e permetto alla tua Parola di riempirmi,
mi rendo conto degli sbagli che ho fatto,
delle sofferenze che ho creato,
della mancata risposta al tuo dono d’Amore
e di quanto di bello e di nuovo non ho generato.
Ma sono contento
perché tu mi hai aperto gli occhi e il cuore
e posso quindi tornare a camminare,
ma con un’attenzione maggiore ai tuoi insegnamenti.
E’ questo il sentimento di gioia che soffoca la tristezza del peccato:
sapere di non essere solo,
consapevole che tu mi guidi in ogni momento.

Licenza Creative Commons
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.